Informazioni alla fonte
Beh, presto (diciamo dopo la prova intermedia) dovremo cominciare a muoverci nel campo reale. In quello virtuale, attraverso le esercitazioni con i lanci d’agenzia o ritagli di giornale, ci siamo già avventurati… Sarà il caso invece di andarci a cercare le notizie nella realtà fattuale, recuperando stralci di discorso diretto nel colloquio con gli altri, estrapolando dal territorio che ci circonda quei ritagli di realtà che diventano notizie… Intanto mettiamo a punto il concetto di fonte: ne esistono, come dicevamo a lezione, di primo e secondo livello ma anche di dirette ed indirette. Vediamo: le prime non hanno bisogno di essere verificate, sono fonti istituzionali (per esempio il comunicato stampa di un ministero o di un ente locale) o di agenzia… Le seconde invece hanno bisogno di una verifica per non incorrere nella pubblicazione di notizie infondate. Le fonti dirette invece sono quelle alle quali il giornalista accede in prima persona, al contrario delle indirette che riferiscono al giornalista fatti o circostanze che non può verificare personalmente.
Fra le regole auree del giornalismo c’è quella di pubblicare una notizia riferita da una fonte di secondo livello solo se ce n’è almeno un’altra che la conferma. Vale sempre questa regola? No, a volte il giornalista deve rischiare se viene in possesso di informazioni importanti, che possono avere il valore dello scoop… A patto però di prendersi le responsabilità di quello che ne può conseguire: la notorietà oppure una querela…
Tra le fonti indirette di primo livello ci sono le agenzie che si dividono, come abbiamo detto in aula, in nazionali, internazionali o mondiali. Queste ultime sono soltanto quattro: la Associate press (Ap), la United press international (Upi), la Reuter e la France Press. Le prime due sono statunitensi, la seconda inglese e la terza francese. Da sole coprono l’80% dell’informazione nel mondo. Un bel problema di omologazione dei contenuti, no? Per questo segnalo sempre volentieri l’agenzia Misna, gestita dai padri missionari. Se volete approfondire, questo articolo spiega proprio l’originalità dei valori-notizia praticati da quest’organo di informazione.
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