Il blog del corso di scrittura giornalistica I - Università di Cassino, facoltà di Lettere e filosofia

sabato 10 maggio 2008

Io c’ero


L’altro ieri sono riuscito a prendere il treno da Cassino e ad arrivare in tempo a Roma per l’incontro con Al Gore: l’ex vicepresidente degli Stati Uniti, vincitore lo scorso anno del Nobel per la pace grazie al suo impegno contro i cambiamenti climatici. Gore era al teatro Ambra Jovinelli per presentare il canale italiano di Current tv, un network televisivo via internet, che ha lanciato tre anni fa negli Usa e che basa il 30% del proprio palinsesto su contenuti prodotti dagli utenti. Una tv partecipata, insomma, che promette di dare spazio a video maker indipendenti, giovani giornalisti e creativi retribuendone (fra i 200 e i 500 euro) i servizi.

La foto qui accanto, scattata con il telefonino, mostra gli ospiti sul palco: da destra Mark Goldman (responsabile operation di Sky), Al Gore accanto all’interprete, Marco Montemagno (conduttore della rubrica “Reporter Diffuso” su Sky Tg24), Emilio Carelli (direttore di SkyTg24) e Tommaso Tessarolo (direttore di Current Italia). Si vede anche la platea gremita da centinaia di blogger e internauti di varia natura arrivati da tutta Italia. All’inizio ha parlato mister Gore spiegando gli obiettivi di Current tv: andare oltre la frontalità del sistema mediatico tradizionale, peraltro condizionato dai grandi poteri politici ed economici, e trasformare gli spettatori in soggetti attivi. Ha anche espresso un concetto che si riallaccia al tema della nostra ultima lezione, vale a dire le dinamiche della comunicazione interpersonale, sostenendo che “la democrazia è innanzitutto conversazione”. Dunque, è innanzitutto “dialogo prototipico”, scambio di saperi e informazioni “peer to peer” (fra pari) più che “top-down” (dall’alto verso il basso).

L’incontro, presentato da Emilio Carelli (autore peraltro di uno dei nostri libri di testo), è stato trasmesso in diretta da Sky, credo che il video sia disponibile da qualche parte su internet. La parte più interessante secondo me (devo dire che in qualche passaggio Gore mi è sembrato un po’ retorico…) è stata quella in cui hanno preso la parola i blogger. Per un’ora circa il Nobel ha interloquito con loro parlando di libertà di stampa, futuro della rete, ibridazione fra internet e tv. Hanno preso la parola diversi autori di blog molto seguiti (vi segnalo fra gli altri http://www.pandemia.info/ di Luca Conti, un ambientalista assai esperto di nuovi sistemi mediali). Dimostrando come quest’area della comunicazione abbia raggiunto una piena maturità che la mette in competizione, o quantomeno in alternativa, con quella dei mass-media tradizionali sempre più noiosi, piatti e ripetitivi…

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